ITINERARI ESCURSIONISTICI SAN PELLEGRINO

Percorsi facili

Costabella – Passo San Pellegrino

Difficoltà: facile
Tempo di percorrenza: 2 ore
Dislivello:  657 m

Percorso facile anche per i bambini. Dall’arrivo della seggiovia Costabella si raggiunge la Baita Paradiso, ideale per una piacevole e gustosa sosta, per poi proseguire diritto verso Val Tegnosa e congiungersi dopo circa 40 minuti alla strada che conduce a Fuchiade. Qui, camminando tra bellissimi e caratteristici tabià, si potrà fare agevolmente ritorno al Passo San Pellegrino.

Col Margherita (q. 2560 m) attraverso il sentiero n. 658 che risale un bel bosco di larici e abeti con bellissime viste sulla piramidale Cima dell’Uomo, alta 3010 m, e la pista da sci che scende dalla stazione superiore della funivia. Il colle può essere raggiunto anche in funivia dal passo.

Malga Paradiso (q. 2130 m) e al Passo delle Selle con l’omonimo bel rifugio in legno (q. 2530 m).
Lago San Pellegrino, raggiungibile in pochi minuti a piedi dal parcheggio sul lato ovest del passo attraverso una breve strada sterrata.
Un altro ameno lago da visitare è il lago di Pozze che si trova sul lato est del passo, presso l’Albergo Miralago. Per raggiungerlo dal passo si deve seguire una strada che devia sulla sinistra con indicazione Albergo Miralago.

Percorsi escursionistici

Col Margherita – Lago Cavia – Passo San Pellegrino

Difficoltà: media
Tempo di percorrenza: 3 ore ½
Dislivello: 635 m

Dalla stazione a monte della funivia che collega il Passo San Pellegrino con il Col Margherita si scende lungo una ampia strada sterrata a tornanti in direzione dell’ampia forcella Pradazzo (2220 m) che si raggiunge in circa 40 minuti; da qui in breve si arriva al Lago di Cavia (2102 m) e alla diga che lo delimita. Dal lago si risale per il sentiero giallo-blu verso la zona delle Caviette, per poi dirigersi verso la stazione a valle della funivia Col Margherita godendo di una bellissima vista panoramica sulle vette circostanti.

Percorsi riservati ad escursionisti esperti adeguatamente attrezzati

Alta Via Cima Bocche, sulle tracce della Grande Guerra

Difficoltà: impegnativa
Tempo di percorrenza: 6 ore
Dislivello:  826 m

A spasso tra la storia. Durante la Grande Guerra, Cima Bocche fu un ‘punto cardine’ della difesa austriaca della Valle di San Pellegrino e il terribile ‘campo di battaglia’ è davvero ben conservato: le caverne, le trincee e i baraccamenti presentano ancora oggi il loro aspetto originario. Dal Passo ci s’incammina lungo il sentiero segnavia n. 628, sul quale si procede sempre più in salita, verso ovest, sotto le coste del Col Margherita e di Cima Juribrutto. Giunti a quota 2267 (bivio per il Col de le Palùe) si gira a sinistra e procedendo lungo lo stesso segnavia, dal quale inizia a scorgersi Cima Bocche, si sale alla Forcella di Juribrutto.Da qui, seguendo il sentiero n. 626 (che sale dalla malga e dal lago Bocche), si scende leggermente verso una conca sassosa, quindi, tenendosi sulla destra, si prende a risalire lungo la sassaia che taglia il fianco orientale del vallone roccioso. Dopo una quarantina di minuti si raggiunge la lunga cresta sud-est di Bocche, accanto ad un alto ometto di pietra, a quota 2550 m. La salita continua ancora verso nord sempre lungo il segnavia n. 626 e in breve si giunge a Cima Bocche (2745 m). Si rientra per l’itinerario di salita.

Alta Via Bepi Zac

Difficoltà: impegnativa
Tempo di percorrenza: 4-6 ore
Dislivello:  730 m

Stupenda e panoramica traversata di interesse storico, attrezzata con corde fisse e scale di legno , che percorre i vecchi camminamenti austriaci della Prima Guerra Mondiale. Strada facendo si passa per gallerie, scale e passatoie in legno, postazioni per mitragliere: un vero e proprio museo storico all’aperto. Notevoli poi gli spunti di interesse paesaggistico con una vista a 360° su tutti i gruppi dolomitici della val di Fassa. Dal Passo San Pellegrino si sale fino allo Chalet Cima Uomo (2030 m), dove si lascia l’auto. Ci si incammina verso la baita Paradiso (2130 m) e poi verso il Rifugio Passo Selle (2510 m), a cui si arriva in circa 1h e 15 min. Si procede quindi lungo il sentiero n. 637 che subito sale ripido verso nord alla cima del Piccolo Lastei (2697 m). Dopo un’insellatura si passa per una bassa galleria a gradini e con diversi saliscendi per le numerose rovine di guerra e le caverne scavate nella roccia fino al Gran Lastei (2716 m) e successivamente, dopo aver superato una paretina grazie a 2 pioli e funi metalliche, alla Cima della Campagnaccia (2737 m).Dopo una breve discesa, una scala in legno e una galleria molto bassa conducono ad una forcella (ultima via per tornare al P.sso San Pellegrino). Si traversa su placche esposte (punto più impegnativo della ferrata) e in leggera discesa si arriva ai piedi del Sass De Costabella. Con un canalino facile e attrezzato si risale e con una passerella di legno sopra uno strapiombo si entra nell’osservatorio. Per il ritorno si scende alla forcella Ciadin (2664 m), da dove con il sentiero n. 637 si rientra alla stazione a monte della seggiovia Costabella. Da qui si può scendere utilizzando l’impianto o per sentiero e prati poi, arrivando nuovamente al parcheggio dello Chalet Cima Uomo. La maggior parte del percorso è un normale sentiero d’alta quota; solo nei passaggi più esposti o delicati il cavo metallico permette di procedere in sicurezza.

Impianti di risalita

Seggiovia Costabella, funivia Col Margherita

DA NON PERDERE

Grigliate

Cosa c’è di meglio di una grigliata con gli amici? Un’ occasione divertente e conviviale, un classico intramontabile, reso ancora più speciale dalla location e dalla compagnia. L’ hotel organizza una grigliata settimanale.

Dedicato alle famiglie e ai bambini

Parco giochi
Per stare all’aria aperta, sul retro dell’hotel un ampio prato accoglie il parco giochi dedicato ai bambini e tavoli e sedute per gli adulti.

Gastronomia e vini

L’area del Passo San Pellegrino è costellata di baite, rifugi, bar e ristoranti dove sono proposti i piatti tipici della tradizione ladina e di montagna  sia trentina che veneta che  mescolandosi hanno dato vita a una cucina sana e con un menu molto vario, legato indissolubilmente alla produzione agricola del territorio. Da non perdere la “Strada dei Formaggi”, un originale itinerario ideato per promuovere e valorizzare i formaggi di malga, da poco inseriti tra i prodotti del presidio Slow Food, che porta alla scoperta delle numerose malghe e aziende lattiero casearie dislocate sulle vette più belle delle Dolomiti. Un percorso che permette sia di acquistare prodotti caseari che degustare piatti tipici a base di formaggi locali. Negozi, gastronomie ed enoteche a Moena e Falcade propongono tipicità del territorio anche a km 0.

Attenzione

Rispettare le norme per la conservazione della natura circostante